M.A.S.C.I. Teramo 2

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SVIZZERA Campo Estivo 1970/2009
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SVIZZERA Campo Estivo 1970/2009
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                   Foto campo 1970                                                        Foto campo 2009

40 anni dopo il primo ed unico campo in Svizzera di un gruppo scout di Teramo, la Comunità MASCI del Teramo 2 ha deciso di tornare nella patria della cioccolata e del gruviera … ma soprattutto nella patria dei prati più verdi, del cielo più azzurro, delle mucche più svizzere e … dei raccoglitori della cacca dei cani anche in mezzo ai boschi. Partenza Sabato 22 alle ore 1 di notte per un lieve ritardo nella preparazione del pulman. Niente di male, ma poco dopo Ancona un inconveniente non da poco poteva compromettere l’intero esito del campo: il surriscaldamento del mozzo  del carrello, col blocco di una ruota, ha rischiato di farci perdere tutti i bagagli e di creare un pericoloso incidente. Sistemati i bagagli, non senza qualche difficoltà, all’interno del mezzo, siamo potuti ripartire, non prima di aver fatto i dovuti scongiuri per un presagio di malocchio! Anche perché prima della partenza c’era stata la inaspettata rinuncia al viaggio di Gufo Sapiente e Orsetta Cuciniera ed il nostro rammarico era ancora più insanabile pensando alla loro tristezza dopo che per mesi avevano vissuto l’attesa della partenza ancor più trepidanti di tutti gli altri. Arrivo dopo 9 ore ad Aosta con sosta per una rapida incursione nella ospitale città ricca di ricordi storici. Durante la mattinata un SMS arrivato da Teramo ci ha gonfiato il cuore di gioia e di rimpianti: Giancarlo, o meglio Orso brontolone, uno dei superstiti di Svizzera ’70, ci augurava buona strada.  Una breve preghiera in Cattedrale ed alle 13 partenza per la Svizzera. Arrivo alle 16 puntuali; dopo le formalità di rito, inizia l’Avventura, in tutti i sensi perché è questo il tema che abbiamo dato all’intero campo. Serata con cena da Fausto, nell’appartamento che abbiamo predisposto come punto di ritrovo dell’intera Comunità. A questo proposito è ora di presentare il nostro bus-driver: Fausto; esordio col botto con quell’accidente che ha veramente rischiato di compromettere tutto; ma lui ha risolto il disguido con sufficiente tranquillità e professionalità anche se la tensione si toccava e forse ci ha tenuto in sospeso, con un po’ di reciproca diffidenza, per le prime 24-48 ore. Ma poi, un po’ per la nostra coinvolgente gioiosità, un po’ perché lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà, siamo riusciti a far integrare Fausto in tutte le nostre attività, sia di tipo escursionistico che ludico, sia conviviali che tipicamente scout: insomma a fine campo, a ragione, possiamo dire che Fausto era diventato uno di noi. Abbiamo detto campo dedicato alla A di Avventura, e nessun luogo poteva essere più idoneo di questo, ma anche campo dedicato alla A di Amicizia. Si respira un clima di fraternità che è, a dir poco, entusiasmante e contagioso. Non solo noi vecchi amici, ma anche le nostre donne, che in fondo si conoscono meno, ed i nuovi che non hanno mai vissuto una esperienza del genere, si sono perfettamente integrati nel clima di totale e genuino spirito scout. Già … scout, perché chi ha detto che un campo di Adulti Scout deve essere come un campo di Esploratori/Guide o un campo mobile di Rover/Scolte? Un campo di AS deve, a nostro avviso, consentire a persone che per 12 mesi hanno vissuto e portato i loro ideali scout in famiglia, nel lavoro, nelle relazioni sociali, di trascorrere un periodo in totale comunione con altri fratelli scout. Un periodo che rafforzi il senso di appartenenza, consolidi l’amicizia, ravvivi la fiamma scout rigenerando e preparando tutti ad una nuova annata di lavoro.