M.A.S.C.I. Teramo 2

Menu

Serata della Memoria

Come l'anno scorso, anche quest'anno gli A.S. di Teramo 2 Corno Piccolo hanno pensato di onorare la memoria di quei Fratelli che hanno concluso la loro giornata terrena, proprio nel mese dedicato al ricordo, Novembre, lontano però dai clamori dei primi giorni del Mese. Fedeli al principio che la spiritualità scaut è lontana dal rumore e che la preghiera necessita di tre elementi fondamentali per ricercare il contatto con Dio: il Silenzio, il Deserto ed il Tempo (Don Basadonna), hanno pensato di celebrare una Messa in un luogo adatto.

Nella quiete di una piccola chiesa di campagna, sita nel borgo di San Pietro ad Lacum, l' intera Comunità si è stretta nella suggestione del luogo, attorno all'A.E. Don Martino per celebrare, la Santa Messa e ricordare, in particolare,  Paolo Imbriani, Tonino La Greca, Ernesto Cardamone, Eraldo Valleriani, Padre Gerardo Cappelluti, indimenticato promotore dello Scautismo dagli anni 60 in poi, a Teramo, Formatore di generazioni di Scaut a Teramo e Provincia.

 
Padre Gerardo Cappelluti
 

Padre Gerardo, Domenicano Penitenziere Liberiano era nato a Molfetta il 2/11/1920 e raggiunse la Casa del Padre il 2/8/2008.

Dalla personalità forte, ma schiva, seppe interpretare il ruolo di A.E. del Riparto storico di Teramo I, a San Domenico, per oltre un decennio, avendo sempre cura di non interferire mai con le attività del Gruppo Scaut, all'epoca ASCI, ma di far sentire, sempre, la Sua presenza discreta e costante di Educatore e Formatore, oltre che di religioso.

Nessuno di chi lo ebbe come A.E. potrà dimenticare le cerimonie della Promessa, i Campi Estivi, le sue sommesse, ma significative apparizioni, la Domenica mattina prima delle Uscite, le Corti d'Onore e tutto ciò che, insomma, conferì a decine di giovani che ebbero la fortuna di transitare per S. Domenico e, quindi di conoscerlo, quella forma mentis, quel modo di essere e di comportarsi, quello STILE (in definitiva) che ha accompagnato decine di giovani (spesso alla ricerca di una Guida e di un Orientamento)  per tutta la vita.

Certo non tutti quei giovani ora divenuti Adulti Scaut ebbero un percorso facile: la vita li ha posti dinanzi ad ostacolo ardui da superare: Lui non fece mai mancare il suo sostegno, il suo pensiero, sempre con la massime comprensione e discrezione, non consentendo mai l' interruzione di quel filo conduttore iniziato anni prima.

Tradizionali, a conferma di ciò, erano le Sue inconfondibili cartoline augurali, per Natale e Pasqua, che ci coglievano spesso impreparati, così assorbiti come eravamo dai ritmi ossessivi del lavoro della vita.

Ma il Suo pensiero giungeva sempre gradito, ci invitava a fermarci lungo la nostra "route", osservare il mondo che ci circondava, a porci delle domande, a tornare indietro con i ricordi, a riconoscere quegli ideali cui Lui ci aveva formato e nei quali tutti, ancora, credevamo e crediamo.

Questo era il suo messaggio silenzioso, ma conclamato al tempo stesso, “Semel Scaut, Semper Scaut”.

Ed a quella idea, gli operai, gli avvocati, gli ingegneri, i medici, gli artigiani, i commercianti, gli insegnanti gli psicologi,  i padri e le madri di famiglia, lasciavano le loro quotidiane cure ed ambasce e si ritrovavano, per fare il bilancio della loro vita e verificare se questa fosse stata vissuta da scaut.

Si partiva per Roma, ove era rimasto P. Gerardo, e si rinnovava nella semplicità di una cerimonia frugale la Promessa, consapevoli di aver onorato la Legge Scaut, nella vita di tutti i giorni, seppure a seconda delle proprie capacità.

L'ultima volta fu per i 50 anni di Sacerdozio, e fu Festa Grande.

Ci manca la sua presenza fisica, ma non il Suo insegnamento nella dirittura morale, nella fermezza delle decisioni, nella spiritualità domenicana, senza orpelli, intesa come ricerca semplice di colloquio con Dio.

Sarebbe opportuno che tutti coloro che hanno vissuto la scautismo a Teramo, Masci ed Agesci si unissero per concordare una iniziativa comune tesa a ricordare, degnamente, questo grande educatore di giovani.

 Nel corso della cerimonia svoltasi il 20/11/2010 vi sono stati momenti di grande Spiritualità e commozione nel corso dei quali è stato ricordato dal Magister Gianni Gebbia e  dai suoi Vice Carlo Speca e  Tiziana Bruni l'impegno all' ESTOTE PARATI, sempre, dinanzi a qualsiasi circostanza della vita.

 

 Nel ricordo di tutti i Fratelli Scaut che non ci sono più, si son levate le note di una dei canti più cari a Papa Giovanni Paolo II, "Signore delle Cime", (clic), che ha concluso questo toccante appuntamento annuale. (Grifo)