La Ballata Del Michè
Quando hanno aperto la cella era già tardi perché
con una corda al collo freddo pendeva Miché
tutte le volte che un gallo sento cantar penserò
a quella notte in prigione quando Miché s'impiccò
stanotte Miché s'è impiccato a un chiodo perché
non voleva restare vent'anni in prigione lontano da te
nel buio Miché se n'è andato sapendo che a te
non poteva mai dire che aveva ammazzato
soltanto per te io so che Miché ha voluto morire perché
ti restasse il ricordo del bene profondo
che aveva per te vent'anni gli avevano dato
la corte decise così perché
un giorno aveva ammazzato chi voleva rubargli Marì
l'avevan perciò condannato
vent'anni in prigione a marcir però
adesso che lui s'è impiccato
la porta gli devono aprir se pure Miché
non ti ha scritto spiegando perché
se n'è andato dal mondo tu sai che l'ha fatto
soltanto per te domani alle tre nella fossa comune sarà
senza il prete e la messa perché d'un suicida
non hanno pietà domani Miché
nella terra bagnata sarà e qualcuno
una croce col nome la data su lui pianterà
e qualcuno una croce col nome e la data su lui pianterà.
Amore Che Vieni, Amore Che Vai
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e a volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi , da me tornerai.
Un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai.
E tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d’amore
fra un mese, fra un anno scordate le avrai
amore che vieni, da me fuggirai.
Fra un mese, fra un anno scordate le avrai
amore che vieni, da me fuggirai.
Venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre e col vento d’estate
io t’ho amato sempre non t’ho amato mai
amore che vieni amore che vai
io t’ho amato sempre non t’ho amato mai
amore che vieni amore che vai.
Bocca Di Rosa
La chiamavano bocca di rosa,
metteva l'amore, metteva l'amore,
la chiamavano bocca di rosa metteva l'amore sopra ogni cosa.
Appena scese dalla stazione del paesino di S. Ilario
tutti si accorsero con uno sguardo
che non si trattava di un missionario.
C'è chi l'amore lo fa per noia, chi lo sceglie per professione,
bocca di rosa né l'uno né l'altro, lei lo faceva per passione.
Ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie
senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie.
E fu così che da un giorno all'altro bocca di rosa si tirò addosso
l'ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso.
Ma le comari di un paesino non brillano certo in iniziativa,
le contromisure fino a quel punto si limitavano all'invettiva.
Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio
si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie senza mai figli, senza più voglie
si prese la briga e certo il gusto di dare il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute le apostrofò con parole acute:
Il furto d'amore sarà punito - disse - dall'ordine costituito.
E quelle andarono dal commissario e dissero senza parafrasare:
quella schifosa ha già troppi clienti più di un consorzio alimentare.
E arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi, con i pennacchi,
ed arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi e con le armi.
Il cuore tenero non è dote di cui sian colmi i carabinieri,
ma quella volta a prendere il treno l'accompagnarono malvolentieri.
Alla stazione c'erano tutti, dal commissario al sagrestano,
alla stazione c'erano tutti, con gli occhi rossi e il cappello in mano.
A salutare chi per un poco senza pretese, senza pretese,
a salutare chi per un poco senza pretese portò l'amore nel paese.
C'era un cartello giallo con una scritta nera diceva:
Addio bocca di rosa con te se ne parte la primavera.
Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca.
E alla stazione successiva molta più gente di quando partiva,
chi manda un bacio, chi getta un fiore, chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza fra un miserere e un'estrema unzione
il bene effimero della bellezza la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila e bocca di rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese l'amore sacro e l'amor profano.
Carlo martello ritorna...
Re Carlo tornava dalla guerra lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura del sire vincitor
il sangue del principe del Moro arrossano il ciniero
d'identico color ma più che del corpo le ferite
da Carlo son sentite le bramosie d'amor
"se ansia di gloria e sete d'onore spegne la guerra al
Vincitore non ti concede un momento per fare all'amore
chi poi impone alla sposa soave di castità
la cintura in me grave in battaglia
può correre il rischio di perder la chiave"
così si lamenta il Re cristiano s'inchina intorno il grano
gli son corona i fior lo specchi di chiara fontanella
riflette fiero in sella dei Mori il vincitor
Quand'ecco nell'acqua si compone mirabile visione
il simbolo d'amor nel folto di lunghe trecce bionde
il seno si confonde ignudo in pieno sol
"Mai non fu vista cosa più bella mai io non colsi siffatta pulzella"
disse Re Carlo scendendo veloce di sella
"De' cavaliere non v'accostate già d'altri
è gaudio quel che cercate ad altra più facile fonte la sete calmate"
Sorpreso da un dire sì deciso sentendosi deriso
Re Carlo s'arrestò ma più dell'onor poté il digiuno
fremente l'elmo bruno il sire si levò codesta
era l'arma sua segreta da Carlo spesso usata in gran difficoltà
alla donna apparve un gran nasone e un volto da caprone
ma era sua maestà "Se voi non foste il mio sovrano"
Carlo si sfila il pesante spadone
"non celerei il disio di fuggirvi lontano, ma poiché siete
il mio signore" Carlo si toglie l'intero gabbione
"debbo concedermi spoglia ad ogni pudore"
Cavaliere egli era assai valente ed anche in quel frangente
d'onor si ricoprì e giunto alla fin della tenzone
incerto sull'arcione tentò di risalir veloce
lo arpiona la pulzella repente la parcella presenta al suo signor
"Beh proprio perché voi siete il sire fan cinquemila lire
è un prezzo di favor" "E' mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte
con grandi puttane, anche sul prezzo c'è poi da ridire
ben mi ricordo che pria di partire
v'eran tariffe inferiori alle tremila lire"
Ciò detto agì da gran cialtrone con balzo da leone
in sella si lanciò frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco il Re si dileguò
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
Geordie
Uomo. Mentre attraversavo London Bridge
un giorno senza sole vidi una donna pianger d'amore,
piangeva per il suo Geordie. Donna
Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro. Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro. Uomo
Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera
sellatele il suo pony cavalcherà fino a Londra stasera
ad implorare per Geordie Donna
Geordie non rubò mai neppure per me
un frutto o un fiore raro. Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro. Insieme
Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso, Uomo
potrete impiccarlo allora
Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re
Geordie potran salvare, anche se piangeran con te
la legge non può cambiare. Insieme
Così lo impiccheranno con una corda d'oro,
è un privilegio raro. Rubò sei cervi nel parco del re
Uomo vendendoli per denaro.
Il Pescatore
All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Il Gorilla
Sulla piazza d'una città la gente guardava
con ammirazione un gorilla portato là
dagli zingari di un baraccone
con poco senso del pudore le comari di quel rione
contemplavano lo scimmione non dico dove non dico come
attenti al gorilla !
d'improvviso la grossa gabbia dove viveva l'animale
s'aprì di schianto non so perché forse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di là disse: "quest'oggi me la levo"
parlava della verginità di cui ancora viveva schiavo
attenti al gorilla !
il padrone si mise a urlare " il mio gorilla , fate attenzione"
non ha veduto mai una scimmia
potrebbe fare confusione
tutti i presenti a questo punto fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando la differenza fra idea e azione
attenti al gorilla !
tutta la gente corre di fretta di qui e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevan squagliato il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato con quattro salti si portò
attenti al gorilla !
bah , sospirò pensando la vecchia ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana e più che altro non sperata
che mi si prenda per una scimmia pensava il giudice col fiato corto
non è possibile, questo è sicuro il seguito prova che aveva torto
attenti al gorilla !
se qualcuno di voi dovesse costretto con le spalle al muro,
violare un giudice od una vecchia della sua scelta sarei sicuro
ma si dà il caso che il gorilla considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato però non brilla né per lo spirito né per il gusto
attenti al gorilla !
infatti lui, sdegnando la vecchias i dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente e lo "suspence" ci fu davvero
attenti al gorilla !
dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla !
La Canzone Dell’amore Perduto
Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
La Canzone Di Marinella
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra a una stella
sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla sua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
e c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose la mano sui tuoi fianchi
furono baci furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno , come le rose
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno come le rose.
Preghiera in Gennaio
Lascia che sia fiorito Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno risplendono le stelle.
Quando attraverserà l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà baciandoli alla fronte
venite in Paradiso là dove vado anch'io
perché non c'è l'inferno nel mondo del buon Dio.
Fate che giunga a Voi con le sue ossa stanche
seguito da migliaia di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio.
Signori benpensanti spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte
che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte.
Dio di misericordia il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto con la coscienza pura
l'inferno esiste solo per chi ne ha paura.
Meglio di lui nessuno mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti che puoi e vuoi salvare.
Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento
Dio di misericordia vedrai, sarai contento.
Dio di misericordia vedrai, sarai contento.
La Guerra di Piero
Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero, fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede e ha paura
ed imbraccia l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.
Si Chiamava Gesù
Venuto da molto lontano a convertire bestie e gente
non si può dire non sia servito a niente
perché prese la terra per mano vestito
di sabbia e di bianco alcuni lo dissero santo
per altri ebbe meno virtù
si faceva chiamare Gesù. Non intendo cantare la gloria
né invocare la grazia e il perdono
di chi penso non fu altri che un uomo
come Dio passato alla storia
ma inumano è pur sempre l'amore
di chi rantola senza rancore perdonando con l'ultima voce
chi lo uccide fra le braccia di una croce.
E per quelli che l'ebbero odiato nel getzemani
pianse l'addio come per chi l'adorò
come Dio che gli disse sia sempre lodato,
per chi gli portò in dono alla fine
una lacrima o una treccia di spine,
accettando ad estremo saluto la preghiera l'insulto e lo sputo.
E morì come tutti si muore
come tutti cambiando colore
non si può dire non sia servito a molto
perché il male dalla terra non fu tolto
Ebbe forse un pò troppe virtù,
ebbe un nome ed un volto: Gesù.
Di Maria dicono fosse il figlio
sulla croce sbiancò come un giglio.
Via Del Campo
Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.
Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.
Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano
e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.
Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.