M.A.S.C.I. Teramo 2

Menu

Linee Guida per la Formazione dell'A.S. d'Abruzzo PDF Stampa E-mail
Indice
Linee Guida per la Formazione dell'A.S. d'Abruzzo
Pagina 2
Pagina 3
Pagina 4
Pagina 5
Pagina 6
Tutte le pagine

Andando avanti con gli anni ci si rende conto che è una via impegnativa, che tende ad assorbire ogni nostra forza e che inevitabilmente ci pone in conflitto con mondo. E allo stesso tempo richiede immaginazione, ricerca di nuove soluzioni e molta tenacia. Richiede anche molto ottimismo e speranza (Legge, art.8): se si vuole che il proprio impegno di servizio migliori qualche cosa, occorre avere fiducia in sé e speranza, da trasmettere a coloro che ci sono più vicini e che con noi collaborano. Una seconda caratteristica dell’Adulto Scout è la capacità di modificare e di migliorare se stesso, la capacità di accettare e superare le difficoltà: è un lavoro da fare giorno per giorno, sulla nostra mente, sul nostro corpo, sui nostri sentimenti. E quanto più si va avanti con gli anni tanto maggiore è l’impegno necessario, impegno che per qualcuno può diventare fatica. Quando le circostanze della vita obbligano a cambiare lavoro, ad andare in pensione anzitempo, a cambiare città o a modificare il proprio tenore di vita, ogni volta dobbiamo ritrovare da capo quale è il senso della nostra esistenza. A volte si tratta di capire un mondo rispetto al quale ci si sente emarginati, ci si sente un po’ out. Per uscire da questo stato di emarginazione occorre molta tenacia, molta forza d’animo, molto senso critico e, se possibile, l’aiuto di una comunità in cui essere inseriti. La Formazione dell’Adulto Scout non è che una parte della Autoeducazione Permanente. Nello Scoutismo giovanile l’educazione consiste nella formazione del carattere ma negli Adulti il carattere è oramai consolidato, per cui la formazione si compendia prevalentemente in quello che è il concetto di Autoeducazione permanente: un lavoro lento e faticoso quotidiano, fatto di maggiore coscienza di sé, dei  propri pensieri, delle reazioni, del proprio modo di stare in relazione con gli altri: riflettere e fare, come sosteneva BP.   Nell’adulto dunque la formazione va intesa diversamente e cioè:

1)      come conoscenza delle regole e dei principi della Promessa e della Legge Scout; 2)      come condivisione dei predetti principi.

 Come vedremo le chiacchierate al fuoco di bivacco e l’interscambio delle esperienze specifiche sulla metodologia dello Scoutismo consentiranno al “Piede Tenero” di apprendere i principi fondamentali del messaggio di B.P. e ad accettarne i contenuti, e lo aiuteranno ad entrare a far parte della Comunità Internazionale dello Scoutismo. Il senso dell’Onore, la Lealtà, la Cavalleria, il meritare Fiducia, l’avere Fiducia in sé stessi, la Gioia di Vivere, l’allargamento dell’orizzonte morale attraverso la Spiritualità e la Religione, l’esempio Personale, lo studio della Natura, il Rispetto di sé stessi e degli altri, l’attaccamento alla Comunità e, soprattutto, l’Essere Pronti, dinanzi a qualsiasi evenienza della vita, costituiscono i punti fondamentali della formazione dello Scout, sia esso Giovane che Adulto.

La Comunità è il luogo elettivo in cui si sviluppa la formazione e l’Assemblea regola e disciplina le modalità della stessa.